martedì 27 marzo 2012

Imago #2: l'alce e lo scoiattolo



Saranno i libri di Alessandro (D'Avenia), sarà la primavera,  ma da qualche settimana ho l'immaginite acuta. Mi viene da spiegare tutto per immagini. Più di qualcuno su Facebook si è allarmato e alla prima volta che mi ha visto ha esordito subito con un "Ma sei sicuro che vada tutto bene?" Sì va tutto bene, semplicemente è un periodo in cui le immagini comunicano meglio delle parole e sento la necessità di fissarle da qualche parte.


Scrivere su facebook però è come essere un alce in mezzo alla strada. Tu scrivi il tuo stato per te e gli altri se lo trovano in mezzo alla bacheca e non possono decidere di ignorarlo: o lo schivano o ci vanno addosso. Facebook da questo punto di vista non ti lascia scelta. Solo che io non volevo essere un alce... non mi interessava entrare nella vita degli altri di prepotenza e obbligarli a sorbirsi le mie pare. Quello che scrivevo era soprattutto per me... Erano intuizioni, piccole gioie, passettini conquistati con grande fatica. Che non possono non essere raccontati. Ma che d'altro canto non devono nemmeno irrompere senza permesso nella vita degli altri.


Volevo piuttosto essere come uno scoiattolo tra i rami. Non di quelli che a Londra vedi in ogni dove e tra un po' vengono a farti l'ordine delle noccioline in grembo.
Pensate a uno di quelli scoiattolini nostrani, un po' bastardi che se non lasci la macchina (che nel frattempo ha schivato la povera alce) e non ti addentri nel bosco non li vedi manco a morire. Anzi anche quando sei lì davanti se non aguzzi la vista li confondi tra i rami.

Così è nato questo blog: uno scoiattolo che vuole evitare il più possibile di diventare alce. Un blog per fissare qualche pensiero. Più per me che per il mondo. Se qualcuno poi avrà voglia di leggerlo, non sarò io a impedirlo.  Il tutto in piena libertà.

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